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Pagamento del canone Rai, tutte le novità

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Niente più bollettini a casa, da quest’anno il canone Rai si pagherà con la bolletta dell’energia elettrica. La nuova legge ribalta il rapporto tra Rai e cittadino: ora si presuppone che chi ha una utenza elettrica abbia in casa anche un televisore: sarà il cittadino, eventualmente, a dover dimostrare il contrario. Ogni nucleo familiare che ha una fornitura di energia elettriche sarà automaticamente tassato col nuovo canone Rai. Il  canone si paga solo per le Tv, non per il possesso di radio, ed è stato ridotto dai 113 euro annui del 2015 agli attuali 100 euro. Inizialmente l’idea era quella di far pagare 10 euro al mese per i primi 10 mesi del 2016, da inserire sulla bolletta dell’Enel (o altro gestore). Viste le difficoltà pratiche per applicare subito la norma, è stato stabilito che per questo primo anno il primo pagamento verrà addebitato in bolletta il 1° luglio: 70 euro, ovvero le prime 7 rate tutte insieme. I restanti 30 euro saranno inseriti nelle bollette successive.

I residenti che non hanno in casa un apparecchio tv possono chiedere l’esenzione dal canone Rai, ma dovranno presentare ogni anno una autocertificazione all’Agenzia delle Entrate (il modello da compilare verrà pubblicato tra pochi giorni sul sito dell’Agenzia). Prima la Rai, nonostante le continue ‘minacce’ ai presunti evasori, non aveva in realtà modo di controllare chi avesse o no in casa un televisore, mentre ora l’onere della prova si capovolge: è il cittadino titolare di una fornitura di energia elettrica che deve dimostrare di non possedere un televisore, presentando la richiesta di esenzione dal canone, l’accertamento potrà arrivare fino dentro la nostra casa e se si è dichiarato il falso scattano le multe e anche la denuncia penale. Sono esentati dal pagamento del canone Rai i cittadini dai 75 anni in su, che non hanno un reddito annuo superiore agli 8.000 euro. Chi paga il canone Rai sulla bolletta della prima casa, non si vedrà addebitare la stessa tassa su eventuali bollette relative a seconde case o altre pertinenze dotate di utenza elettrica. Chi è in affitto deve pagare il canone, anche se è in una casa ammobiliata e il televisore non è di sua proprietà. Sono soggette a canone Rai solo le apparecchiature che possono ricevere segnali video attraverso il digitale terrestre o il satellitare. Non paga quindi un computer che non ha un sintonizzatore, anche se poi può vedere i canali tv attraverso internet; per lo stesso motivo non pagano telefonini o monitor. È soggetto al canone invece lo schermo tv dotato di sintonizzatore, anche se lo si usa  solo come monitor attaccato al computer o al lettore dvd o alla consolle di giochi. Le nuove regole per il canone Rai non riguardano aziende, uffici, esercizi commerciali e alberghi. Queste categorie sono soggette al pagamento del canone solo se nei locali sono presenti apparati tv (ma anche radio): in questo caso è la società stessa che deve dichiararne il possesso e sottoscrivere, compilando un apposito modulo, un Abbonamento Speciale, il cui importo varia a seconda dell’attività esercitata, riportando poi il numero del canone Rai nella dichiarazione dei redditi.