“Bunker è stato recuperato grazie all’ Amministrazione comunale – ha detto Patrizio Colantuono – ed è una delle ultime testimonianze sulla nostra costa della sbarco. Di questi punti di osservazione ce ne erano oltre 20 lungo il tratto di mare che va da Anzio fino a lido dei pini. Questo bunker rimasto intatto è un segno della nostra storia che dobbiamo ricordare sempre pensando e mirando alla pace. La Prima divisione inglese fu la prima a sbarcare ad Anzio e lo fecero proprio in questo tratto di spiaggia dove siamo oggi noi. Solo dopo ci fu lo sbarco al Porto con altre quattro divisioni, ma all’inizio furono solo due le divisioni a sbarcare: una qui e una nella zona del Poligono e di Foceverde. Qui fu combattuta una delle battaglie più cruente della guerra”.
Una giornata che ha visto l’inaugurazione di una targa commemorativa, accompagnata dalle note della canzone Angelita di Anzio e dal vole di alcune colombe in segno di pace.
“E’ un bel momento questo – ha detto l’assessore Nolfi – perché in una situazione storica come questa il volo delle colombe rappresenta un sinonimo di pace e soprattutto di purezza tra noi. I più piccoli devono capire quello che è successo e non dimenticarlo per avere un futuro migliore. Questo simbolo indica la Liberazione che rappresenta lo Sbarco di Anzio per la nostra nazione. I bambini qui oggi rappresentano il nostro futuro, un futuro di pace”.
Al termine della cerimonia le autorità cittadine e i bambini si sono riuniti sotto il tricolore intonando le note dell’Inno d’Italia.
“Voglio ricordare di dedicare questo giorno alla pace – ha detto il vicesindaco Zucchini -lo Sbarco è stato un errore di strategia in cui hanno perso la vita tanti giovani. Diamo un senso a questo sbarco facendo in modo che significhi “Pace”. Bisogna insegnare ai bambini che la guerra fa male e che i giochi che li simulano sono negativi perché nella realtà si tramutano in perdite di uomini e di figli. In questa commemorazione di pace eliminiamo le barriere che dividono i nemici, commemoriamo i morti di tutte le fazioni che hanno combattuto per un ideale condivisibile o no. La scuola dovrebbe promuovere questo significato di Pace che si contrappone alla distruzione della guerra”.