Da sempre gli anziani sono i bersagli preferiti per le truffe. A loro sostegno è arrivata la FAP (Federazione Anziani e Pensionati) che ha promosso, assieme alle Acli di Roma e Provincia e grazie anche al patrocinio della Polizia di Stato, un corso Antitruffa e autoprotezione rivolto agli anziani, a cui hanno partecipato, presso la parrocchia di San Bonaventura ad Anzio oltre 50 persone. Tutti i partecipanti hanno ricevuto l’attestato alla presenza di Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia, Antonio Pitzoi, segretario FAP Acli Roma e Arturo Di Rosa, presidente del circolo Acli di Anzio e Maurizio Lo Piparo, vicepresidente Circolo ACLI di Anzio.
Lo scopo di questa iniziativa è stato quello di fornire strumenti preventivi e difensivi a coloro che, per solitudine e senilità, potrebbero diventare vittime prescelte da truffatori e malintenzionati. Durante le lezioni, tenute dai funzionari del commissariato di zona, è stato proposto anche un incontro con una psicologa che ha fornito indicazioni utili a gestire gli aspetti traumatici e preventivi, i disagi e le insicurezze che spesso colpiscono chi è stato vittima di una truffa, per imparare così ad affrontarli nel migliore dei modi.
“Si conclude – ha detto Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma e provincia attraverso una nota – anche questo corso del quale siamo molto orgogliosi, costruire una rete di protezione sociale a tutto tondo nella comunità è uno degli strumenti più efficaci per far fronte alle fragilità sociali. Gli anziani sono i più colpiti dalle truffe e proprio per questo riteniamo importante continuare a proporre nel territorio di Roma e provincia questo tipo di iniziative, realizzate anche grazie al prezioso contributo della Polizia di Stato che rappresenta un importante valore aggiunto per il suo importante compito di prevenzione al fianco dei cittadini”.
“Quando un anziano – aggiunge Antonio Pitzoi, segretario della FAP ACLI di Roma – è vittima di una truffa, si sente fragile, spaesato, quasi in colpa. Io sono stato vittima di truffe in passato e ho capito l’importanza di conoscere il modo migliore di reagire di fronte a queste situazioni. Quello che noi suggeriamo a chi frequenta i corsi è di non tenere soltanto per sé le informazioni apprese, ma di condividerle con altri anziani e diventare così parte attiva del processo di formazione contro questi spiacevoli episodi”.