Sono stati avviati a causa della perdite idriche, diventate davvero imponenti, i lavori sulla Fontana del Dio Nettuno, simbolo della cittadina del Tridente, attualmente in fase di ristrutturazione. Perdite che hanno comportato una fattura, per l’Amministrazione comunale, pari a 37mila euro, per una fontana che nella norma costa poco o nulla. Il Comune ha quindi svuotato la fontana e visionato lo stato della situazione. Inutile dire che il fondo, ormai colabrodo, era in condizioni incredibili che rischiavano addirittura di far sprofondare la statua. Si è quindi reso necessario un intervento d’urgenza, valutato in un primo momento del costo complessivo di 6mila euro. Una volta avviati i lavori, tuttavia, si è capito che si sarebbe trattato di un intervento tampone. Anche i fari di illuminazione interni alla piscina ma non incassati, erano arrivati al limite, così come la Statua del Dio Nettuno, sporca e cadente. E’ stato il direttore dei lavori dell’azienda a decidere di prendere in mano la situazione e proporre al Comune e alla Sovrintendenza, un più generale intervento di ristrutturazione, a costi contenutissimi, con l’azienda stessa come sponsor di un’iniziativa non più rinviabile. Dopo un primo accordo con il Comune, a ritardare l’avvio dei lavori (iniziati subito dopo l’estate e che dovrebbero terminare prima di Natale) la situazione politica e il cambio dei dirigenti, infine, è stato raggiunto un accordo. La statua sarebbe stata rimessa a nuovo ad un costo favorevolissimo (30mila euro) con il sostegno di aziende e professionisti locali. Attualmente, al lavoro sui cavalli e la Statua del Dio Nettuno ci sono Gianfranco Malorgio e Sara Toscan, restauratori professionisti, che hanno completamente rimosso uno strato di sporcizia e cemento dalla Statua, ormai nera e che, con l’accordo della Sovrintendenza, stanno restituendo nuova vita sia alla parte centrale della statua, in arenaria, il Dio Nettuno appunto (che ad un braccio e il tridente aggiunti in un secondo momento), sia alla parte che in origine non era presente: la conchiglia con i cavalli, calco in cemento bianco, aggiunto negli anni ‘50. Importanti anche gli interventi sugli arti dei cavalli, ristrutturati anni fa con del cemento grigio. A sovrintendere i lavori l’Architetto Leonardo Faraone, in rappresentanza della ditta guidata da Rodolfo Borgia, che ha contribuito alle spese necessarie per questa impresa.
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