E’ iniziata con un corteo, partito da largo Bruno Buozzi a Nettuno, dove hanno sede le Associazioni combattentistiche locali, la celebrazione della festa dell‘Unità nazionale e delle Forze Armate. In prima fila il commissario prefettizio del Comune di Nettuno, Raffaela Moscarella, raggiunta in piazza Cesare Battisti, sotto al comune, dal Sindaco di Anzio Luciano Bruschini. A formare il corteo i vertici delle Forze Armante, da Francesco Maria Ceravolo, in rappresentanza dell’Esercito italiano, al Maggiore Ugo Floccher in rappresentanza dei carabinieri, dal capitano Massimiliano Lalli della Guardia di Finanza ad Antonio Arancio, alla guida della polizia municipale di Nettuno, fino ad Alessandro Cialente, comandante della Capitaneria di porto di Anzio. Insieme alle forze dell’ordine le associazioni combattentistiche e i volontari. Ad accogliere tutti, in piazza, anche i bambini della scuola Santa Lucia Filippini. In piazza a Nettuno l’intervento di Padre Massimo Silla e ad Anzio di Padre Francesco Trani. Il generale Ceravolo ad Anzio e a Nettuno ha salutato i presenti, le autirà e i cittadini, ricordando i valori di amor patrio e unità nazionale, da sempre sorvegliati dalle forze armate. “Con l’Unità della nazione – ha detto – si sono affermati i i valori della pace e della democrazia, della giustizia e della coesione nazionale di cui le Forze armate sono garanti. Viva Anzio e Nettuno – ha concluso – viva le Forze armate, viva l’Italia”.
“Grazie a tutti per essere qui – ha detto il commissario Moscarella – e grazie ai piccoli graditissimi ospiti – ha aggiunto rivolta agli studenti. Festeggiamo l’Italia unita e le Forze armate che oggi ne presidiano la sicurezza. La guerra che ha portato all’Unità è stata un evento di grande impatto per l’Italia, un evento decisivo per la maturazione sociale. L’Italia ne uscì unità e cambiata moralmente, consapevole del suo essere Nazione. Non solo in termini territoriali ma soprattutto Nazione unita nei valori di pace, solidarietà e accoglienza, mirabilmente sintetizzati nella nostra Costituzione. Oggi le forze armate sono attive anche in Missioni di pace per salvaguardare la crescita di paesi di giovani democrazie. La situazione internazionale prevede nuove minacce nel Mediterraneo che potremmo affrontare solo con l’apporto essenziale delle Forze armate. Grazie per quanto avete fatto – ha concluso rivolta ai rappresentanti locali – e per quanto farete ancora per difenderci da odio e violenza”.