E’ in attesa del parere dei Monopoli di Stato la proposta che vedrebbe l’apertura di altri quattro casinò in Italia. Al momento nella nostra nazione ne sono presenti quattro e tutti nel settentrione coperto da ovest ad est con le sale da gioco di Sanremo, Saint Vincent, Campione e Venezia. Questo raddoppio, dunque, semmai ci sarà, punta a coprire il resto della Nazione. Anzio è in lizza per ospitare quella del centro sud, ma dovrà vedersela con Salerno. Le altre dovrebbero sorgere in Toscana, papabile la città di Montecatini, per il centro nord, per il sud di pensa alla Puglia dove si sceglierà tra Bari o Fasano, mentre per le isole si potrebbe optare per la siciliana Taormina. Il piano nazionale prevede un incremento del turismo ed entrate provenienti direttamente da una società di proprietà per il 51% del Ministero dell’Economia che controllerà tutti gli otto casinò italiani con il restante 49% che resterebbe di natura pubblica con le quote che andrebbero ai Comuni ospitanti e alla regione Valle d’Aosta per quanto riguarda il casinò di Saint Vincent. Negli ultimi 10 anni i casinò italiani, tutti di proprietà pubblica, hanno accumulato perdite per 315 milioni di euro.