La Regione Lazio ha deciso di impegnarsi, anche economicamente, per dare nuovo slancio al settore cinematografico e dell’audiovisivo laziale, puntando su città come Anzio, Latina, Viterbo, Rieti, ella Ciociaria. e promuoverne la proiezione internazionale. Questi gli obiettivi del bando ”Lazio cinema international”, presentato dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, alle Terme di Diocleziano, a Roma, e che mette 10 milioni di euro di fondi europei a disposizione delle Pmi laziali del settore che vogliono realizzare coproduzioni internazionali. “Non posso che esprimere gioia per quanto sta avvenendo nel cinema e nell’audiovisivo in questa città e regione, stiamo vincendo un’immensa sfida”, ha detto il governatore.
L’avviso pubblico della Regione è pensato per essere in sinergia con l’azione del governo nazionale a favore del rilancio del settore audiovisivo, come il ”tax credit” che agevola fiscalmente le produzioni internazionali che decidono di girare in Italia. “L’avvio della Festa del cinema, tra poco il Fiction fest, sono straordinari risultati figli di una strategia che abbiamo messo in campo nel sistema cinema e audiovisivo italiano per muoverci più forti, lasciandoci alla spalle problemi durati fin troppo” prosegue Zingaretti. “Oggi finalmente ci presentiamo uniti per quanto riguarda il mercato della cultura e della produzione. Questo bando è un risultato straordinario figlio lavoro di un squadra. Dentro la regione siamo stati uniti, con l’obiettivo di cambiare in due anni tutto nella produzione, promozione e quanto sta avvenendo è molto competitivo nel mondo”. L’intervento è finalizzato a sostenere la realizzazione di due tipi di coproduzioni, che devono sempre far registrare la presenza di almeno un ”Produttore PMI Italiana” e uno o più produttori esteri: quelle cinematografiche e quelle di altre opere audiovisive di altro tipo.
I 10 milioni di euro stanziati per il bando sono finanziati con il POR-FESR 2014-2020 e sono riservati al 50% alle coproduzioni cinematografiche e al 50% alle coproduzioni di altri audiovisivi. Inoltre, è stato stabilito che il 50% delle risorse complessive debba essere destinato a opere ritenute di interesse regionale.