Mattinata di lavori e disagi alla circolazione stradale nel pieno centro di Nettuno. Operai al lavoro fin dalle prime ore del giorno, infatti, per porre rimedio ai danni causati da una perdita idrica sotto la sede del mando stradale, in via IV Novembre, la strada che costeggia piazza Garibaldi (ex piazza Regina Margherita) e che collega due arterie portanti della città, via Santa Maria e via Romana. Una voragine, che si era aperta due giorni fa, infatti, aveva costretto la polizia municipale di Nettuno, guidata dal comandante Antonio Arancio, a chiudere il passaggio al traffico con delle transenne. La buca infatti, profonda e voluminosa, cedeva perso il centro della carreggiata mettendo in pericolo auto e pedoni durante il transito. Questa mattina gli operai giunti sul posto per chiudere la buca si sono subito accorti che si trattava di una situazione ben più seria. Infatti, era evidente che l’asfalto aveva ceduto a causa di uno “sgrottamento” del terreno. In sostanza l’acqua della perdita idrica, nel tempo ha letteralmente scavato la terra sotto il manto stradale, causando un profondo cedimento e una situazione di pericolo. Quindi niente riasfaltatura ma immediato intervento di una gru e dei mezzi necessari per scavare il terreno fino alla tubazione rotta per la sostituzione.
I lavori hanno richiesto la chiusura al traffico della strada e anche della deviazione, possibile fino al giorno prima, su via Bainsizza che consentiva di raggiungere lo stradone di via Armando Diaz. I disagi sulla circolazione in centro sono stati inevitabili ma già nel primo pomeriggio il guasto era stato riparato e la viabilità tornata alla normalità. Il guasto causato in via IV Novembre non è stato l’unico causato dal maltempo. Anche sulla Riviera Mallozzi ad Anzio c’è stato un cedimento nello stesso punto in cui i tecnici di Acqualatina già una volta sono intervenuti per sistemare una conduttura. In questo caso sembra proprio che la riparazione non abbia retto. Diversi e decisamente troppi gli interventi di Acqualatina su alcune condutture che si rompono a ripetizione, costringendo ad interventi urgenti e continui che non offrono una soluzione definitiva ma gravano in maniera pesante sulle tasche dei cittadini utenti chiamati a pagare il conto in bolletta.