Nettuno – Il pasticciaccio dei nuovi numeri civici

I nuovi numeri civici di Nettuno non smettono di creare polemiche. Le nuove mattonelle che sono state piazzate in ogni angolo della città e in ogni anfratto di ogni palazzo, da mesi sono oggetto di feroci polemiche tra cittadini che non sembrano averle particolarmente apprezzate, e anche tra la classe politica di maggioranza e opposizione che in parte le difende in parte le indica come una delle iniziative da dimenticare della giunta Chiavetta. Mentre ancora non è ben chiaro chi sarà a dover pagare il salatissimo conto del posizionamento, è chiaro invece che a questa operazione corrisponde anche una revisione territoriale degli indirizzi. Un nuovo piano e un’ottimizzazione di vie e numerazione. Probabilmente è stata proprio la redazione di questo piano cittadino a far lievitare il costo della numerazione, tuttavia chi si è già visto da mesi posizionare i nuovi numeri scopre in questi giorni che non sono “ancora validi”. “Qualche giorno fa’ – racconta una donna – sono andata in comune per rifare la carta d’identità. Mi hanno fatto compilare il modulo con i miei dati e l’indirizzo di residenza. Io ovviamente ho inserito l’indirizzo con il numero civico nuovo, quello derivato dal censimento fatto dal comune. Quando vado a ritirare la carta d’identità noto che il numero civico inserito è quello vecchio. Alla mia domanda all’impiegata sul perché è inserito l’indirizzo sbagliato la stessa mi dice che i nuovi numeri ancora non sono validi. Allora io mi domando perché spendere tutti questi soldi? E soprattutto se uno non ha più i numeri vecchi che dovevano essere sostituiti che deve fare? Nelle dichiarazioni quale indirizzo deve mettere?”. Tutte domande legittime. A quanto pare i nuovi numeri non sono validi perché l’Amministrazione comunale non ha saldato il conto alla ditta che ha presentato il piano. Non è facile pagare la somma richiesta (vicina al milione di euro) mentre ancora non è chiaro se la somma graverà sulle casse del comune (che non sembra potersela permettere) o sulle tasche dei cittadini (in tempi di forte crisi c’è da giurare che una nuova bolletta non farà piacere davvero a nessuno) e la ditta che ha messo le mattonelle non ha consegnato la documentazione completa sulla nuova numerazione annullando di fatto la “razionalizzazione” annunciata. Resta il dilemma del Borgo, dove i nuovi numeri (fortunatamente) non sono stati applicati e si stanno valutando, anche esteticamente, soluzioni più consone alle antiche mura.