Attualità

Gita mancata alla Rodari, la Ds: “Nessun disagio per le famiglie”

“In data 18 ottobre è stato pubblicato un articolo sulla testata “ilclandestinogiornale” in cui si parlava di una mancata gita a Latina di alcune classi del plesso Rodari dell’IC Nettuno. La notizia presenta un’interpretazione molto soggettiva su ciò che è avvenuto, probabilmente perché la/e fonte/i che hanno fornito notizie al giornale hanno travisato i fatti. Proviamo a fare chiarezza:
I pullman incaricati del trasporto erano presenti all’orario stabilito nel posto stabilito per i controlli ed attendevano l’arrivo della polizia municipale.
La polizia municipale è arrivata e su sei pullman, uno era mancante di una chiave che apriva una cassetta in cui erano contenuti degli strumenti per il soccorso.
E’ stato chiesto da parte della scuola alla polizia municipale di attendere l’arrivo della chiave che il titolare della ditta dei pullman stava facendo recapitare da Cisterna ma la polizia municipale era impossibilitata all’attesa e quindi in ossequio alle norme di sicurezza non è stato autorizzato la partenza del pullman.
Successivamente è stata contattato l’operatore economico che ha cercato di riparare al danno dando una nuova data per l’uscita mancata di alcuni bambini e tale data verrà comunicata ai genitori.
Occorre precisare che i bambini sono rimasti a Scuola con le insegnanti che con professionalità e buon senso hanno cercato di rassicurare i propri alunni in merito al disguido avuto. Le famiglie non hanno subito alcun tipo di disagio di carattere organizzativo per cui hanno dovuto in qualche modo rimandare i loro impegni personali e lavorativi durante la mattinata a causa dell’uscita mancata, proprio perché i figli sono rimasti a Scuola con le insegnanti.
Inoltre, parlare di “classi smezzate” fa comprendere a chi lavora nella Scuola che spesso si esprimono giudizi sull’organizzazione scolastica, senza avere contezza di quali siano le reali motivazioni. Infatti, spesso accade che, durante un’uscita didattica, una classe intera non possa essere affidata ad un unico docente ma che più di un docente debba intervenire nella sorveglianza. Naturalmente i docenti non hanno una sola classe e quindi succede che sia necessario creare dei gruppi formati da alunni di classi diverse per consentire un’adeguata vigilanza da parte dei docenti che certamente non “possono dividersi in due o tre parti”.
Ciò che più amareggia è la volontà di parlare di negligenza dell’Istituzione scolastica in generale, senza conoscere i fatti e le reali motivazioni”.
Così in una nota stampa la Dirigente della scuola Maria Cristina Di Toppa.