“Gli attivisti di Valore Civico si sono alla fine espressi al termine di una riunione fiume durata ben 5 ore. Il mandato degli attivisti al consigliere comunale Giacomo Castro è chiaro, portare la discussione relativa alla crisi nei LUOGHI ISTITUZIONALI DEPUTATI – ovvero il CONSIGLIO COMUNALE (e non la stanza di un notaio) – in TRASPARENZA e DAVANTI ALL’INTERA CITTADINANZA (come peraltro già chiesto in passato!) analizzando così le (vere!) MOTIVAZIONI alla base di questa crisi e i futuri scenari.
Per comprendere questa strada indicata dagli attivisti di Valore Civico è necessario analizzare tre aspetti di questa vicenda:
1. Nessuno ad oggi conosce le REALI MOTIVAZIONI che hanno portato i quattro consiglieri di maggioranza a firmare la propria disponibilità a dimettersi, in un pomeriggio di agosto, con il Sindaco e molteplici consiglieri, sia di maggioranza che delle opposizioni, messi di fronte al fatto compiuto, in ferie lontano da Pomezia.
C’è molto di opaco. A partire dall’intervista del consigliere Conte, il quale – dopo aver votato nei mesi scorsi tutte le delibere della maggioranza – si lamenta improvvisamente di quelle scelte, fra le quali l’imminente spostamento dei 700 studenti della scuola Marone nel plesso provvisorio (edificio su via Castelli Romani acquistato dal Comune alla “modica” cifra di 5 milioni e mezzo di euro). Se questi consiglieri avessero avuto finalmente questa sensibilità, prima di scimmiottare le dimissioni, avrebbero potuto proporre alle opposizioni delle azioni correttive in modo cosi da tutelare per davvero la sicurezza di oltre 700 ragazzi di questa città. Non è avvenuto nulla di tutto questo.
Ma vi è di più. C’è infatti il serio sospetto di una regia dietro a questo blitz per la spartizione del potere nel lungo periodo di gestione del Commissario prefettizio, da qui fino alla prossima tornata elettorale primaverile.
2. In effetti se si analizza la vicenda, la soluzione prospettata alla caduta dell’attuale sindaco – ovvero il lungo periodo di gestione del Commissario prefettizio con i soli dirigenti – senza più consiglieri comunali (il cui compito è proprio quello di CONTROLLARE l’azione amministrativa) non sarebbe stata migliore dell’attuale situazione, soprattutto nell’imminenza delle gare per l’affidamento delle concessioni balneari, che per legge dovranno tenersi entro la prossima estate.
3. La GESTIONE DISASTROSA della vicenda ad opera di “una” opposizione individualista, vigliacca e poco coesa. Va infatti evidenziato che la rappresentanza di Valore Civico è stata informata delle intenzioni dei consiglieri dimissionari, a pochissime ore dall’apposizione della firma davanti al notaio, nell’impossibilità di un colloquio vis a vis con gli stessi, i quali hanno persino rifiutato di posticipare anche solo di qualche giorno il passaggio notarile. La nostra forza politica si è poi trovata in totale solitudine di fronte al fatto compiuto, sotto il tiro sui social dei soliti insultatori e odiatori. Una città di 65 mila abitanti abbandonata alla decisione di un solo consigliere comunale – costretto a rientrare precipitosamente dalle ferie – e di trenta attivisti riuniti d’emergenza.
SAREBBERO QUESTE LE AUTOREVOLI FORZE DI OPPOSIZIONE? Si vergognino.
Come dimenticare del resto, la defenestrazione dell’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, per decisione del suo stesso Partito Democratico, consumatasi la notte del 30 ottobre 2015 sempre all’interno di una stanza notarile.
Contrariamente da costoro, Valore Civico adempie al mandato ricevuto dai cittadini – proprio di una FORZA DI OPPOSIZIONE – di vigilare e difendere gli interessi della collettività da qualsiasi opacità, operando per fare chiarezza e difendere la legalità interna alle istituzioni” così in una nota stampa gli attivisti di Valore Civico.