Home Attualità Il pescato di Anzio sulle tavole di Sorrento

Il pescato di Anzio sulle tavole di Sorrento

Il sarago maggiore, pesce tipico e pregiatissimo del Golfo di Napoli, a causa di motivi ambientali è diventato praticamente immangiabile, il suo prezzo è crollato (da 30 a 15 euro al kg) e questa crisi ha favorito la vendita del pescato di Anzio nella città del golfo. Il pesce napoletano, in particolare quello che vive nelle acque alle pendici del Vesuvio, pare abbia subito una vera mutazione genetica. L’allarme è stato lanciato dalla Federpesca Campania e la ragione pare sia da ricercare nel riscaldamento delle acque o nell’inquinamento dei fondali del golfo. Della vicenda si occuperà il dipartimento di Veterinaria dell’università Federico II assieme ai ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn e del CNR. Sul sarago che dopo la cottura diventa duro come cartone esiste già un importante studio condotto dall’Università del Salento che tranquillizza sotto il profilo dell’inquinamento. La causa più che in scarichi industriali e acque calde è da ricercare nelle modifiche dei regimi alimentari del pesce. Un’alga aliena a carattere invasivo, la Caulerpa cylindracea, originaria dei mari australiani e probabilmente trasportata dalle acque di zavorra delle navi, è comparsa in Tunisia negli Anni Novanta per poi diffondersi in tutto il Mediterraneo. La Caulerpa è una di quelle specie definite ‘aliene’, ovvero che non appartengono alla nostra flora marina. Il sarago ne è molto ghiotto. Quando il sarago mangia la Caulerpa, i composti in essa contenuti si accumulano nei tessuti del pesce e abbattono il contenuto di acidi grassi – gli Omega 3 – Nel momento in cui il pesce viene cotto, quindi, la sua carne risulta stopposa”. Tanto che nei ristoranti di Mergellina, Sorrento, Ischia, Procida e Pozzuoli il re dei pesci è ormai introvabile. “C’è un rifiuto commerciale. La carne è immangiabile e questo ci ha indotto a non pescarlo” ha detto Fulvio Giugliano, delegato di Federpesca Campania e presidente del Consorzio Pescato Campano. “I nostri saraghi veraci – ha concluso – sono stati sostituiti dal ‘fasciato’ di Anzio e Terracina”.