Sono i dati di Tecnocasa ad illustrate la situazione del mercato immobiliare locale, definito “da incubo” con i prezzi delle case in discesa libera e investitori a caccia del momento giusto per fare l’affare: la teoria della procrastinazione ha finito per logorare non solo la compravendita in città, ma ancora di più il mercato delle seconde case.
L’appartamento vista mare da tanti visto in passato come un’investimento sicuro ha visto diminuire costantemente il suo valore nel decennio horribilis della grande recessione iniziata nel 2007. Un vero e proprio tracollo che non accenna a fermarsi: maglia nera del litorale ad Ardea dove un “medio usato” ha visto il suo valore ribassarsi del 9,30%. Ma non va meglio anche nella storica capitale delle villeggiature dei romani, Nettuno, scelta come centro termale e di vacanza fin dai tempi antichi, anche nel 2014 ha visto le seconde case mantenere il trend di deprezzamento del 2013: un costante -6,7% che anno dopo anno aggredisce il tesoretto dei romani.
Se Roma il litorale piangono, il resto del Lazio non ride di certo: in provincia di Viterbo male Tarquinia dove dal 2013 i prezzi delle case al mare si sono svalutate di oltre il 10%, sul litorale pontino Formia e Latina hanno registrato una svalutazione di 6 e 7 punti percentuali rispettivamente in confronto con i prezzi del 2013.
Sulla scia del calo dei prezzi, il 2014 ha segnato una crescita delle compravendite sopratutto a Roma dove nel cuore della città si muovono prevalentemente investitori che ricercano in particolare appartamenti per avviare attività di affittacamere e B&B, ma nel quadro di un rallentamento della crisi, secondo gli analisti, un ribasso dei prezzi nelle località turistiche dovrebbe stimolare non solo la domanda di seconda casa, ma anche di chi ha deciso di comprare la sua prima casa lontano dalla città.