E’ un cittadino di Anzio a raccontare l’odissea di chi si reca all’isola ecologica di via Goldoni per lasciare i propri rifiuti ed evitare la creazione di discariche in giro, a testimonianza che quando i cittadini non sono “cozzoni” e vogliono fare il proporre dovere, comunque qualcosa non funziona come dovrebbe. “Vado all’isola ecologica di Lavinio per smaltire solo un vecchio asse da stiro di legno e trovo una fila lunghissima di macchine che aspetta “pazientemente” sulla strada sotto il sole – racconta – mi domando il perché e vedo una macchina all’ingresso parcheggiata in modo che non si possa entrare all’interno. Allora chiedo all’ unico responsabile che sta registrando e controllando meticolosamente tutti quelli che vogliono smaltire chi sia il proprietario del veicolo che ostruisce il passaggio e che obblighi le persone ad aspettare in macchina. Mi risponde che è stato lui. Ciò significa che registra una persona, poi si alza sposta la sua macchina per consentire il passaggio e dopo la rimette per bloccare il passaggio e passa al successivo. Vi renderete subito conto che il metodo usato genera nel tempo una fila mostruosa e tempi d’attesa biblici considerato che il tutto viene fatto da una sola persona. Che sia una mossa dei nostri amministratori per evitare che si porti in discarica qualcosa? Ma se non è così perché non controllano l’operato della ditta? Morale, non solo paghiamo tanto, ma siamo anche costretti a perdere tanto tempo per i continui disservizi a cui siamo soggetti. Aiuto fate qualcosa!”. Una situazione che ha dell’incredibile, mentre la città sprofonda nell’immondizia e i cittadini che differenziano e che vogliono usufruire dello smaltimento nei centri raccolta vengono di fatto dissuasi dall’avere un comportamento civile.