Nettuno – Mare sporco, la lettera di un cittadino

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di un turista di Nettuno relativa alla situazione delle spiagge locali.

Spettabile redazione, il sottoscritto G.P. ingegnere idraulico specializzato in ingegneria sanitaria e villeggiante di Nettuno, che con la mia famiglia, moglie e due figlie , frequenta la spiaggia del Lido Bellavista, Scacciapensieri e le Sirene. Ciò accade ogni anno dal 1970, già nel 70 c’era il problema che l’impianto di depurazione era insufficiente e che il torrente Loricina convogliava alle Sirene i liquami di tanti allacci abusivi. Dopo 45 anni la situazione è peggiorata: alle Sirene il giorno 15 agosto l’acqua del mare emanava un lezzo di fogna nera ed era di colore scuro; il giorno 17 agosto l’acqua del mare del Bellavista ha fatto ammalare oltre che mia figlia di 4 anni di gastroenterite molti altri bambini, come mi è stato confermato dalla Farmacia che frequento abitualmente. I soldi per la sistemazione della foce del Loricina ed il raddoppio eventuale dell’impianto di depurazione ci sono stati e ci sono, ma non si è mai voluto provvedere per insipienza ed altro. Intanto il turismo a Nettuno muore, infatti la gente che viene è sempre meno, e quella che ancora viene, come me e la mia famiglia, trova sempre un ambiente più degradato ed inquinato. E’ necessario fare una class action avversa verso il comune di Nettuno, che crede di risolvere la situazione con i cartelli di divieto di balneazione ben sapendo che, in un luogo di vacanza di mare prima o poi tutti, specialmente i bambini, si faranno il bagno. I nettunesi dovrebbero pretendere il riassetto fognario della città per la loro salute, quella dei villeggianti e per un futuro più prospero il conseguente aumento del turismo. Con circa 150000 euro si può intercettare il Loricina e mandare le sue acque più inquinate all’impianto di depurazione, che con 200.000 euro circa si può sufficientemente potenziare. Se il comune non interviene si può anche fare uno sciopero fiscale per evitare che ogni anno decine e decine di bambini e persone finiscano all’ospedale per l’inquinamento. Con osservanza G.P.

 

(Nota di redazione) Non possiamo che essere d’accordo con le proposte del turista che ci scrive per quello che riguarda la necessità di intervenire e migliorare la situazione della balneabilità delle acque locali così come è evidente che il sistema fognario non è adeguato, sottolineando due cose che ci sembrano importanti: Un cartello di divieto di balneazione, a nostro avviso, va sempre rispettato. Chi trasgredisce ad un divieto lo fa a suo rischio. Ricordiamo invece che la depurazione e gli impianti non appartengono al Comune bensì al gestore del servizio idrico Acqualatina che ne è l’unico responsabile.