Sono stati portati compimento nei giorni scorsi dei lavori sulla conduttura dello scarico a mare all’altezza dello stabilimento balneare Sette Fiori blu sul litorale di Cretarossa a Nettuno. Il titolare, in accordo con l’amministrazione comunale, ha deciso di intervenire per far confluire lo scarico, che ha causato l’emissione del divieto di balneazione sulla costa, nelle condutture delle acque nere. L’obiettivo, ovviamente, è quello di far si che il divieto di balneazione venga rimosso il prima possibile garantendo la sicurezza dei bagnanti. “Ora qui a mare non arriva più nulla – spiega la persona che ha fatto i lavori – né acqua pulita né sporca”. Il lavoro è stato possibile grazie alla presenza della conduttura in prossimità dello stabilimento. Dopo l’intervento sono stati chiamati i tecnici dell’Arpa Lazio per i prelievi del caso e nei prossimi giorni si potrà finalmente sapere se, almeno in quel tratto, si potrà tornare a fare il bagno. Il danno subito dai gestori degli stabilimenti balneari, a causa del malfunzionamento dei collettori di Acqualatina, non è di poco conto. Molte le prenotazioni disdette, tante le polemiche di chi al mare ci è andato comunque. “Qui non si vuole capire – spiegano alcuni dipendenti – che anche solo dieci ombrelloni in meno a stabilimento sono un danno enorme per l’economia cittadina, dal supermercato alla gelateria tutti incassano e assumono meno. Si deve fare di più per salvaguardare il litorale e il turismo”. Questo lavoro è un primo passo.
