Torniamo a parlare di turismo e delle sue prospettive a Nettuno con Angelo Accetto, imprenditore del settore, esperto internazionale di incoming e con un pedigree importante per quella che dovrebbe essere la vocazione di questo territorio ma su cui non si investe e non si programma.
Angelo Accetto ha iniziato proprio a Nettuno con la famiglia, da piccolissimo con la gestione dell’Hotel Scacciapensieri. A 21 anni apre il primo Ristorante nella Capitale e due anni dopo fonda la Team Hotels Neptunia insieme alla sorella e al papà Arturo, conosciutissimo a Nettuno. Si tratta di un’azienda pensata per creare proprio a Nettuno un hub per il turismo estero. Poi l’esperienza nell’Europa dell’Est, dalla Polonia alla Russia. Oggi è consulente internazionale e alla guida di una società che movimenta flussi turistici importanti, la Euro Ray tour operator. Tra il 2018 e il 2019 circa 500mila i turisti che si sono mossi dall’estero per venire in Italia.
Angelo Accetto è un osservatore ‘eccellente’ ma anche un imprenditore con delle idee e delle proposte per il territorio su cui ha investito e che vuole veder crescere.
Nettuno vive un momento particolare, il commissariamento, la crisi economica del Comune, il turismo in stallo, come vive la situazione chi ha investito sullo sviluppo di questa città?
Indubbiamente il fatto del Commissariamento non giova all’immagine dei due Paesi. Vedo le due cittadine come un unico bacino di utenza e le tratto globalmente, non faccio distinzioni, sono cittadine unite da una strada di un km. Il commissariamento non giova all’immagine turistica e rallenta gli investitori che potrebbero fare cose buone per queste due città e crea una sorta di gap per lo sviluppo e per la progettazione del futuro turistico, anche rispetti a realtà che ci sono vicine e che sono competitive. Si spera che la nuova politica possa iniziare a programmare, su base decennale, partendo dalla competenza e dalla professionalità, soprattutto dei giovani e di chi farà parte della nuova amministrazione. Serve, lo voglio sottolineare, una seria programmazione che rilanci l’immagine di queste due fantastiche cittadine. Non voglio guardare la questione del commissariamento da un punto di vista politico – spiega Accetto – ma preferisco guardare la vicenda dal punto di vista turistico imprenditoriale. Certo è che questa situazione oggi è un grande dispiacere, i fatti di cronaca hanno segnato le due cittadine anche a livello di flusso turistico. Chi va in ferie si informa, qui è venuto chi conosce già il territorio, ma certamente quello che è successo non ha favorito nuovi arrivi”.
Quali sono le priorità per attrarre turismo e rilanciare l’economia del mare?
“La priorità per rilanciare l’economia del territorio è certamente la competenza. Abbiamo l’esigenza di investire su persone che hanno il senso di quello che fanno e che amano il proprio lavoro e il proprio territorio. Organizzazioni, Associazioni, Enti sono fondamentali per la crescita di una cittadina ma se non si fa rete e non si ha un senso di comunità, se prevale l’individualismo, non si va da nessuna parte. Bisogna far convergere in un unico grande progetto tutte le idee di questo frammentato mondo di Associazioni, Enti e persone di buona volontà e lavorare uniti per un obiettivo comune”.
La sicurezza è uno dei temi dell’estate del Litorale, come si può intervenire per garantire il divertimento senza problemi?
“La sicurezza non è il mio campo – spiega Accetto – ma in tante comunità turistiche dove c’è bellezza, cultura e dove non c’è degrado, dove la politica è presente, la cura del territorio è continua, si vede che alcune persone si auto escludono. Ci sono persone che restano a margine di posti che sono belli e ben curati perché non si trovano a proprio agio. Questo è quello che dobbiamo fare, creare un’oasi di bellezza e per i giovani degli spazi di confronto e divertimento che siano sicuri. I giovani oggi si sentono un po’ abbandonati, questo è un aspetto su cui lavorare”.
Nettuno ha tante bellezze e mille potenzialità, ma si stenta a decollare come meta turistica, a quale turismo bisognerebbe puntare?
“Quello che dobbiamo fare – risponde Angelo Accetto – è far diventare Nettuno, cosa che oggi purtroppo non è, una scelta turistica. Oggi viviamo un turismo di ripiego, abbiamo flussi frammentati di presenze, alle volte anche a luglio e agosto ci sono giornate di accesso ridotto, questo capita perché viviamo di un turismo mordi e fuggi ed è normale risentirne. Ma il territorio offre tantissimo, quello che si deve fare è far risaltare e promuovere le bellezze locali e fare rete con i commercianti per offrire servizi adeguati e promuoverli anche all’estero per attrarre turismo qualificato a cui offrire un territorio e un prodotto turistico valido”.
Cosa deve offrire questo territorio per essere attrattivo?
“Nettuno avrebbe bisogno di un trattamento choc dal punto di vista turistico, viviamo in una cittadina che non ha il senso di che cosa davvero si potrebbe fare e ottenere da turismo. Le potenzialità sono enormi ma manca tutto: la segnaletica turistica, il verde pubblico, i servizi, i punti di informazione, si lascia tutto al caso, non c’è quella attenzione all’ospitalità del turista che vien che è essenziale per far si che il turismo diventi il primo lavoro di questa comunità. I dati parlano chiaro, quest’anno c’è un più 34% di turismo dall’estero, Nettuno potrebbe fare grandi numeri e tutti gli introiti provenienti dal flusso turistico dovrebbero essere reinvestiti sul territorio per migliorare ancora i servizi ma anche la qualità della vita cittadina e creare un senso di appartenenza in questa comunità”.
In che modo si costruisce una città a misura di turista? La promozione del territorio per attrarre il turismo estero è una strada da seguire?
“La promozione del territorio alle Fiere sarebbe una delle tante iniziative da intraprendere, ci vuole un budget ma anche poi creare servizi adeguati all’accoglienza. Io sono a disposizione e lo sarò anche in futuro per promuovere il territorio a titolo gratuito, ogni anno partecipiamo con la mia Azienda a diverse fiere internazionali, portare il mio territorio, la città che mi ha adottato, sarebbe fantastico ma per promuovere un territorio bisogna impegnarsi tutti, fare rete e intraprendere una strada univoca. Bisogna avere coraggio, cambiare mentalità e investire. Solo così si può uscire da un vortice negativo. La promozione di un territorio si fa quando si ha un’identità, quando c’è una programmazione, quando c’è un progetto che si può tradurre in un pacchetto turistico. Bisogna riunire chi ha le competenze per far rinascere queste cittadine e progettare e lavorare, ci vorranno anni di duro duro lavoro per ottenere i risultati che queste città meritano”.
Gli imprenditori locali come possono contribuire alla situazione per dare una svolta al settore?
“Io ho lavorato all’estero e questo ha arricchito la mia esperienza. Vedere il mondo da un’altra prospettiva è importante, chi ha la fortuna di viaggiare tanto si rende conto di quello che c’è fuori dal proprio territorio. Ho deciso di tornare in Italia, ho conosciuto mia moglie Alicja Omiotek Senior product manager e ho investito a Nettuno per i miei figli che spero proseguano il lavoro che ho svolto io, improntato sula serietà, l’onestà la puntualità, la correttezza, la professionalità e la competenza. Quello che bisognerebbe fare è formazione diffusa per il turismo. Io ho cercato di rivalutare un pezzetto di territorio che sembrava abbandonato, siamo noi imprenditori e cittadini ad iniziare il rinnovamento, ma poi ci aspettiamo che l’Amministrazione ci sia a fianco e ci sostenga per far si che questa cittadina rinasca e fiorisca. Ovviamente ci vuole tanto coraggio, è dura, non siamo ancora una meta turistica d’Eccellenza, ma sono convito che alla politica del parlare si debba affiancare la politica del fare. Il nostro Borgo, bellissimo, che da solo basterebbe per attrarre turisti da tutte le parti del mondo, era lasciato a se stesso, ho investito provando a fare qualcosa di buono. Un invito che vorrei fare in chiusura ai miei amici commercianti, imprenditori, cittadini – ha infine concluso Angelo Accetto – è quello di pensare al Giubileo del 2025. Dobbiamo farci trovare pronti ci sarà un flusso straordinario, il turismo continua ad essere trainante in Italia, non dobbiamo restare fuori da questa opportunità”.
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