Home Attualità Ospedale – Il Presidio chiede chiarezza e “non molla”

Ospedale – Il Presidio chiede chiarezza e “non molla”

“Ho chiesto questo incontro con i vertici della Asl – ha detto il consigliere regionale di Forza Italia Antonello Aurigemma aprendo l’incontro che si è svolto questa mattina presso l’ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno – per dare delle risposte al Comitato in Presidio qui fuori. Il problema è che per andare incontro alle esigenze del personale si accorpano i reparti nel periodo di punta per quello che riguarda gli accessi: l’estate. Forse è una mancanza di pianificazione e organizzazione ma c’è anche il problema di non riuscire a muovere il personale da strutture meno congestionate”. Aurifera è stato subito interrotto da uno dei presenti che ha sottolineato “Mancano ausiliari e infermieri è una lotta sempre, in tutte le stagioni non solo d’estate”. Quindi ha preso la parola Mario Pennata di Noi con Salvini di Anzio. “Ci sono tanti problemi  e non certo da oggi – ha detto – ci aspettiamo da voi che ci possiate dire cosa non va – ha poi aggiunto rivolto ai vertici della Asl – quello che è evidente è un’enorme mancanza della politica troppo assente. Ad Anzio ci state spogliando un servizio alla volta, il pronto soccorso esplode, ieri sono stati annunciati altri tagli e mentre ai Castelli si investe qui si chiude”. Quindi è stato Mario Eufemi, di Sovranità Anzio e Nettuno a chiedere conto di alcune richieste di trasferimento a cui non è stato dato seguito (per non lasciare scoperti i turni – hanno fatto sapere i vertici) e anche dei dati sui posti letto, decisamente di meno di quelli previsti per un posto popoloso come Anzio e Nettuno. “Il problema non sono i posti letto – ha sottolineato il Direttore della Asl Fabrizio D’Alba – ma il personale. Di posti ne abbiamo, ma a ranghi pieni non ci sono gli infermieri per assistere tutti. E’ una situazione comune a tutta la Regione”. Infine ha preso la parola Adriano Palozzi che, come Aurigemma, pur essendo all’opposizione in Regione, vuole dialogare per trovare delle soluzioni nell’immediato. Essere costruttivi è la parola d’ordine anche se la rabbia è davvero tanta, a partire da quella degli operatori in prima linea che da tempo chiedono aiuto senza ricevere risposte. “Ci state offrendo un quadro della situazione edulcorato – ha detto Linda Zaratti di Sovranità – qui la situazione è critica e il personale e i degenti vivono situazioni al limite. Va bene le belle parole ma si deve passare a fatti e proposte concrete. Fino a che non vediamo qualcosa di concreto – ha detto rivolta proprio a D’Alba che chiedeva di valutare la fine del presidio – da qui non ci muoviamo”. “Senza risposte – ha ribadito Mario Eufemi con ironia – chiederemo l’allaccio di luce e gas per un presidio eterno”.