Continueranno fino alla fine della settimana i lavori di dragaggio al largo del porto di Anzio e di fronte alla costa di Anzio colonia e Lavinio che in questi giorni tanto hanno fatto discutere bagnanti e gestori degli stabilimento balneari, costretti a convivere con i lavori in corso. Lavori necessari, lo ricordiamo, per riaprire il canale di accesso al porto e per il rinascimento di un litorale sempre più “smilzo” e che tuttavia sono iniziati in forte ritardo a causa delle lungaggini della Regione. Proprio la draga pare, sia la causa di un mare particolarmente torbido, mentre i bagnanti non mancano di segnalare la presenza a riva di scarti che sembrano i residui di qualche scarico abusivo. Sta di fatto che molti (sia ad Anzio che a Nettuno, dove a causa del malfunzionamento dei collettori di Acqualatina praticamente tutto il tratto di Cretarossa è interdetto alla balneazione tra l’indifferenza dei cittadini che si tuffano comunque) frequentatori delle spiagge locali, oltre a fornire prove fotografiche di quello che sembra inquinamento (nei giorni scorsi il personale della Capitaneria di Porto ha scortato i tecnici dell’Arpa Lazio per i prelievi in diversi punti del litorale tra Anzio e Nettuno) segnalano problemi di diverso tipo: dermatiti, pruriti, irritazioni, infezioni e febbre. Un vero allarme, subito smentito dal personale del Pronto soccorso locale. I dati sono nella media, fanno sapere, e se è vero che la sabbia è sporca e il mare non pulitissimo si tratta di situazioni niente affatto insolite a proprio ieri anche la Capitaneria ha confermato: le acque di Anzio sono balneabili e non ci sono batteri pericolosi per la salute. C’è chi comunque grida alla vacanza rovinata, mentre i gestori degli stabilimenti balneari, per salvare la stagione per una volta con un clima perfetto, hanno deciso di rivolgersi a laboratori privati per sapere in tempi rapidissimi se la qualità delle acque è davvero così pessima. Accertamenti importanti, che avrebbero dovuto essere superflui in una località con due vele di Legambiente (Nettuno) o in una con la bandiera blu (Anzio).