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Prezzi alle stelle, i ristoratori si riuniscono a Roma il 15 settembre

“Un vero e proprio tsunami” sta per abbattersi sul mondo della ristorazione. Anche in provincia di Roma, gli operatori del settore food devono fare i conti con gli enormi rincari delle materie prime: dal costo dell’energia, schizzato letteralmente alle stelle, a quello delle forniture e degli alimenti, che negli ultimi mesi hanno registrato aumenti preoccupanti. Solamente le spese energetiche, stando all’ultimo rapporto di Confcommercio, sono destinate a raddoppiare nel corso dell’anno corrente: se un ristorante nel 2021 doveva sostenere bollette per circa 11mila euro, nel 2022 queste saliranno a quasi 25mila. Una vera e propria bomba ad orologeria, quella legata ai rincari, che rischia di mettere in ginocchio tantissime aziende e portare alla chiusura di tante altre che fino ad oggi hanno resistito tenacemente alla crisi.
Come possono i ristoratori romani reagire di fronte agli effetti devastanti degli aumenti, sviluppando strategie che consentono di continuare a riempire il locale aumentando il numero dei clienti e i ricavi? Per rispondere a questa domanda gli esercenti della provincia si daranno appuntamento il 15 settembre prossimo a Roma, al The Building Hotel, in occasione di “Pienissimo Tour”, un evento totalmente gratuito dedicato al markerting a risposta diretta specifico per il mondo della ristorazione. Tre ore di formazione con Giuliano Lanzetti, titolare del Bounty di Rimini, Ceo e creatore di Pienissimo, azienda leader nel settore della formazione di imprenditori della ristorazione, e massimo esperto italiano nel campo del marketing a risposta diretta per il settore della ristorazione, con oltre 28mila libri venduti.
L’evento è rivolto a titolari di pubblici esercizi con somministrazione; possessori di strutture ricettive e attività a contatto con il pubblico; possessori di locali, ristoranti, bar, pizzerie, hotel, pasticcerie. Tante le tematiche che verranno affrontate durante la giornata di apprendimento. A cominciare dalla questione dei rincari fino ad arrivare alla crisi del personale passando per l’incertezza legata all’introduzione di ulteriori limitazioni da parte del Governo. “La crisi del personale scoppiata per via del reddito di cittadinanza ha reso impossibile la ricerca di collaboratori, tanto che parecchi esercizi hanno dovuto chiudere poiché non avevano personale. La mazzata finale l’hanno imposta i rincari sulle forniture energetiche ed alimentari, che hanno causato un incremento vertiginoso dei costi di ogni singolo pubblico esercizio. Di fronte a tali criticità – chiarisce Lanzetti – i ristoratori non hanno altre possibilità se non quella di aumentare l’affluenza di clienti nel locale, aumentare le vendite al tavolo o alzare i prezzi. Quest’ultima soluzione, in particolar modo, rischia però di trasformarsi in un vero e proprio boomerang se applicata in maniera non corretta e rinunciando ad esempio a mettere in campo strategia di marketing”. “Un aumento indiscriminato dei prezzi – prosegue Lanzetti – espone l’imprenditore ad un pericolo concreto, ovvero quello di perdere per strada vecchi clienti, limitando notevolmente l’acquisizione di nuovi. Per sfruttare nel modo migliore questa leva, e tutte le altre, occorre imparare a padroneggiare i principi alla base del marketing a risposta diretta. Per troppo tempo i ristoratori sono rimasti barricati nelle loro cucine: troppo impegnati a ‘girare il sugo’, come si dice in gergo, dimenticando però che là fuori esiste un mercato in continua evoluzione che risponde a regole ben precise. La chiave per riempire a comando il proprio locale, decidendo le sorti dell’impresa indipendentemente da fattori esterni, è legata fondamentale allo sviluppo e all’apprendimento dei meccanismi del marketing a risposta diretta. Esso consente di trasformare il locale in un brand riconosciuto, generando abbondanza di clienti e aumentando il valore della spesa media di ogni cliente”.