Dossier Ecomafie di Legambiente: L’abusivismo regna nel Lazio

Il Lazio nella lista nera di Legambiente per i reati ambientali. Nel Dossier Ecomafie 2015, infatti, la nostra Regione si piazza al al 5° posto per reati ambientali, con 2.255 infrazioni ambientali accertate e con con 6,1 illeciti al giorno.

Per quanto riguarda l’abusivismo edilizio arriva anche un non certo invidiabile primato con ben 545 i reati di abusivismo edilizio a cui si aggiungono, altro primo posto in ambito nazionale, i 486 illeciti nel ciclo dei rifiuti.

Nel corso del 2014 sono state addirittura 2.255  le infrazioni ambientali accertate nel Lazio, ossia il 7,7% alle infrazione di tutta Italia, lo 0,6% in più rispetto al 2013 (erano il 7,1% nel 2013).  Nella classifica nazionale della corruzione, inoltre, il Lazio si piazza invece al quarto posto con 26 inchieste aperte.

“I dati sulle illegalità nel Lazio continuano ad essere allarmanti e la nostra regione è la quinta in assoluto per tali reati – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio nel corso del dossier presentato oggi alla Sala del Jazz di Roma–  A Roma e nel Lazio si esca dall’era dell’illecito e di Mafia Capitale, da anni denunciamo con i nostri dossier i numeri impressionanti degli ecoreati, adesso le indagini in corso siano l’occasione per creare un nuovo sussulto civile tra cittadini, associazioni e amministratori per aprire un varco indelebile di legalità nel futuro”.

Gravissimo infine anche il numero di illeciti nel campo delle archeomafie, ovvero tutto l’insieme di illeciti che riguardano crimini a danno delle opere d’arte e della storia del nostro territorio. Sulle Archeomafie il Lazio è 1° in assoluto sul piano nazionale con 148 reati che costituiscono il 17,4% del dato italiano.

“Per il quarto anno consecutivo il Lazio è quinto nella classifica nazionale degli ecoreati e tra i dati che emergono più preoccupanti ci sono, oltre a quelli tristemente tradizionali, gli illeciti a danno delle opere d’arte che mettono la nostra regione al primo posto in assoluto per questi crimini – conclude Scacchi – La regione deve assolutamente mettere in campo specifici impegni per combattere i reati ambientali, a partire dall’istituzione della consulta regionale Ambiente e Legalità, bisogna infatti proteggere il Lazio dalle mire eco-mafiose per valorizzare al meglio lo straordinario patrimonio naturale, storico-culturale e archeologico del nostro territorio; da quest’anno sarà decisiva per la lotta all’eco-criminalità la legge sugli ecoreati approvata lo scorso maggio che può davvero dare una svolta alla lotta alle ecomafie se tutti, cittadini, istituzioni e associazioni, continueranno a tenere alta la guardia”.