Si è svolto a Villa Sarsina un importante convegno medico scientifico dedicato alla donazione del sangue del cordone ombelicale. Il convegno è stato organizzato nell’ambito della Formazione Aziendale della ASL Roma H, ma è stato esteso anche ai Medici di Medicina Generale ed ai Pediatri di Famiglia del territorio. Presidente del convegno è stato il Professor Persiani, Direttore della UOC di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale di Anzio; i relatori presenti provenivano da strutture romane impegnate attivamente nella raccolta del sangue cordonale e nella gestione clinica delle cellule staminali provenienti da sangue cordonale (Policlinico “Umberto I”, Ospedale S. Eugenio, Policlinico “Tor Vergata”); l’evento ha visto anche la partecipazione di Domenico Del Principe, già Ordinario di Pediatria presso l’Università di Roma “Tor Vergata”, che ha esposto in una Lectio Magistralis l’utilità clinica della donazione solidaristica del sangue cordonale. Data la rilevanza degli argomenti trattati, l’evento ha ottenuto il patrocinio gratuito del Comune di Anzio e dell’AIEOP (Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica); gli assessori Laura Nolfi e Roberta Cafá hanno portato i saluti del Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini. Lo scopo dell’incontro è stato quello di sensibilizzare ed aggiornare gli operatori sanitari del nostro territorio sulle problematiche emergenti riguardanti appunto la donazione di sangue cordonale a scopo solidaristico, pratica che viene applicata con successo presso i punti nascita della nostra ASL ormai da molti anni. È notizia degli ultimi mesi l’utilizzo di due sacche, raccolte una presso il punto nascita di Anzio e l’altra presso quello di Genzano, per due pazienti pediatrici, uno in Alabama (USA) e l’altro in Francia, affetti da patologie oncoematologiche.
La risposta, in termini di partecipazione, è stata superiore alle aspettative degli organizzatori, con una importante presenza di medici e personale ostetrico ed infermieristico del territorio, ma anche proveniente dai poli ospedalieri dei Castelli; tra i partecipanti erano presenti anche alcuni allievi della Scuola Infermieri della sede di Anzio. Dalle relazioni esposte è emersa prima di tutto l’importanza di fornire alle future mamme un’adeguata informazione riguardo l’argomento “sangue cordonale”, cercando di sfatare molte “leggende metropolitane” presenti sui vari forum non ufficiali: va spiegato che la priorità viene data alla nascita e solo dopo che il neonato è stato affidato alle cure del Pediatra viene raccolto il sangue cordonale; al neonato non viene quindi tolto nulla di quello che la mamma gli ha fornito durante il decorso della gravidanza; il neonato non deve fare nessun tipo di prelievo o esame invasivo; la donazione di sangue cordonale non prevede alcun tipo di pagamento da parte dei genitori, né prima, né durante, né dopo la gravidanza. I relatori hanno inoltre riportato i dati raccolti in questi ultimi anni, evidenziando come, dati i criteri selettivi per la donazione, sarebbe auspicabile estendere il più possibile questa pratica, così da ottenere maggior materiale da poter dedicare ai pazienti che ne avessero bisogno; sono stati evidenziati anche i criteri scientifici che decretano l’importanza fondamentale della donazione solidaristica, rispetto alla donazione autologa, per la quale le comunità scientifiche internazionali, sulla base di lavori accreditati, esprimono all’unanimità la non indicazione clinica, fatte salve alcune condizioni particolari.
Il grado di soddisfazione dei partecipanti è stato molto alto, percezione avuta anche dai relatori e moderatori. Per questo motivo, è possibile, anzi, molto probabile, una seconda edizione di questo convegno nel prossimo futuro, con relazioni di aggiornamento sui nuovi dati.