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Gli studenti della Loi a confronto con Paolo Siani, fratello del giornalista ucciso

Il 7 marzo presso l’Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Emanuela Loi” di Nettuno si è svolto un interessante incontro che ha visto protagonisti alcuni degli studenti del Dipartimento di Grafica e Comunicazione che hanno avuto la possibilità di intervistare Paolo Siani, fratello di Giancarlo Siani giornalista ucciso a soli 26 anni dalla camorra.
Dopo la visione del film Fortapàsc di Marco Risi, i ragazzi hanno preparato delle domande che hanno posto al fratello del giornalista assassinato.
I giovani “reporter” hanno così avuto l’opportunità di conoscere ancor di più attraverso le parole toccanti di Paolo Siani, la storia di un professionista serio che faceva il proprio dovere, che non aveva paura di raccontare la verità: un ragazzo allegro, brillante, che a bordo della sua Mehari verde sfidava a viso aperto il malaffare. Riguardo l’iniziativa Paolo Siani, fratello del giornalista ucciso, ha detto: “È stata una bella mattinata intensa e proficua, una piccola semina di speranza con la certezza che questi ragazzi si impegneranno nel nome di Giancarlo”.
L’evento si inserisce in un percorso didattico intrapreso nell’ambito di una serie di percorsi didattici sulla legalità attivati dall’Istituto. Soddisfatto il Dirigente Scolastico, dott. Gennaro Bosso,  che ha fortemente voluto l’iniziativa, che ha dichiarato: “Nonostante la pandemia, ci stiamo spendendo molto per la diffusione dei percorsi di legalità, ci ha fatto immensamente piacere avere un testimone diretto della vicenda legata ad un giornalista libero, ucciso dalle mafie per non aver avuto paura di descrivere, nei suoi articoli, le malefatte della criminalità organizzata, colgo l’occasione per ringraziare Paolo Siani per la sua disponibilità e per le sue parole emozionanti e vive  che ci hanno fatto conoscere e ricordare una storia ed una persona che con il suo operato è un esempio per le nuove generazioni“.