E’ stata lanciata da Peppe Barone, con la creazione di un’apposita pagina Facebook che in un solo giorno ha registrato 500 iscrizioni, l’idea di procedere alla demolizione dello Splash Down. “Lo scopo del gruppo – si legge sulla pagina – è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di abbattere la struttura fatiscente e pericolosa che deturpa la riviera di levante di Anzio e la nostra cittadina”.
La struttura che si trova nell’acqua, sulla Riviera Zanardelli, è abbandonata da anni ed è un vero pugno in un occhio in una zona altrimenti bellissima. Ad accogliere immediatamente l’iniziativa, rilanciando con una sua proposta, il Presidente della Capo d’Anzio Luigi D’Arpino, responsabile dell’area e che, attualmente, alla luce dei bilanci e dei problemi che sta incontrando la Spa che dirige, non può sostenere i costi della demolizione, comunque prevista. “Lancerei un’idea – spiega D’Arpino – con soli 2 euro a cittadino residente ad Anzio immagino sia possibile demolirlo. Io personalmente metto a disposizione 500,00 euro e invito chi può a fare altrettanto. I soldi saranno indirizzati su un C/C controllato da 10 probiviri che provvederanno a tutto. I probi viri – spiega – avranno il compito insieme a me e nel rispetto delle leggi degli appalti pubblici, di trovare la ditta che può farlo al costo più basso. Sono felice che si possa lavorare a questo progetto, tutti insieme, per arrivare uniti ad ottenere un risultato davvero importante”. Non tutti sembrano essere d’accordo sulla demolizione, tuttavia la struttura, vecchissima e compromessa fino alle fondamenta, di certo non può restare com’è.