Home Attualità Baldazzi di Nettuno tiene in vita il ricordo della Corazzata Roma

Baldazzi di Nettuno tiene in vita il ricordo della Corazzata Roma

di Mirko Piersanti
Sono passati 77 anni da quando è stata affondata la Corazzata Roma. Era il lontano 9 settembre 1943 quando questo grande gioiello della marina italiana venne abbattuto insieme al suo equipaggio. In seguito a un bombardamento aereo degli ex alleati tedeschi persero la vita quasi 1400 uomini che facevano parte dell’equipaggio: dall’Ammiraglio Carlo Bergamini, comandante della squadra da  battaglia, fino all’ultimo marinaio in servizio. L’affondamento avvenne nel pomeriggio del 9 settembre 1943, nelle acque del Golfo dell’Asinara, ad opera dei bombardieri tedeschi del 100esimo Stormo d’assalto che lanciarono sulla Corazzata Roma un nuovo tipo di bomba radioguidata, la Fritz X, antenata delle telearmi odierne. I superstiti  furono 628, di questi ne morirono poi 602 a causa di gravi ferite e ustioni. I superstiti  sbarcarono con alcune navi italiane a Porto Mahon, nelle isole Baleari, in Spagna che all’epoca era una nazione neutrale. Ancora oggi è in vita l’ultimo superstite che, nonostante i suoi 99 anni, ricorda molto bene quel che avvenne nel giovedì nero del 9 settembre 1943. Per chi fosse interessato a conoscere ancora meglio la storia della Corazzata Roma può contattare Sergio Baldazzi, di Nettuno, al numero 3890084185 nelle ore pomeridiane.